Autore: parlaconlei2014

Le “poesie velenose” delle donne afghane

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A Kabul esiste un’associazione letteraria, “Mirman Baheer” , creata e gestita da donne. Nella sua sede le poetesse e le redattrici lavorano alla luce del sole, ma non si può dire lo stesso delle donne che abitano nei paesi delle restanti province. Per loro c’è un solo modo per condividere la propria Arte: dettare i versi al telefono. I versi in questione sono Landai, poesie di due versi che raccontano la condizione della donna nel Paese.

Nei Landai le donne, spesso ragazzine, raccontano la propria vita nelle “gabbie” della famiglia patriarcale: brevi versi clandestini, dettati al telefono in anonimato e recitati via radio, che potremmo definire “satirici”, perché assumono un significato politico straordinario. Spinte dall’ascolto dei Landai alla radio, altre donne decidono di fare altrettanto, raccontando la propria schiavitù e i propri desideri di libertà. Purtroppo, da quelle parti, di poesia si può anche morire.

Landai significa “piccolo serpente velenoso”, e assolve ad una delle principali funzioni dell’Arte: unire e raccontare, spesso contro la volontà di chi detiene il Potere.

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Morire di poesia

Landai – the Afghan women’s poetic form

Donne al Volante nell’ufficio del Presidente Veloccia

Ieri le corsiste di “Donne al Volante!”, sfidando la pioggia, hanno incontrato gli studenti e le studentesse del Dipartimento di Scienze e lavoro sociale dell’Università di Scienze Applicate di Darnstadt (Germania). L’incontro è stato organizzato e ospitato dal Municipio Roma XI.

Una mattinata di chiacchiere, confronto e scambio di punti di vista. Gli studenti tedeschi ci hanno fatto molte domande, a patire da cosa significhi vivere in un “campo rom” (esperienza che accomuna la maggior parte delle nostre corsiste).

Gran bella mattinata, di quelle che piacciono a noi. Dalla settimana prossima si torna a studiare!

Ringraziamo il Presidente Veloccia e l’Assessora Mimma Alfonzo Miani per averci permesso di vivere anche questa esperienza!

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DONNE CHE ASCOLTANO IL CUORE

Donne che ascoltano il cuore è l’iniziativa volta a presentare “Sette donne rom”, il libro che racconta l’esperienza di  donne rom che hanno partecipato a Or. me. (Orientamento mediatori), un progetto di formazione per mediatrici nell’orientamento ai servizi socio-sanitari tenutosi tra il 2010 e il 2011 a cura di Arci Solidarietà Onlus. Sarà inoltre  un’occasione per far conoscere Donne al volante, un progetto avviato da poche settimane, dedicato a sostenere donne rom nella preparazione dell’esame per la patente di guida. Ascolteremo la voce delle donne che hanno preso parte ai progetti intervistate da Cristina Mattiello, curatrice del libro. L’appuntamento è per mercoledì 17 dicembre alle ore 17.00 presso la Casa Internazionale delle Donne (Sala Tosi) in via della Lungara 19.

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LE LAVORATRICI IGEA METTONO FINE ALLA PROTESTA MA NON RINUNCIANO ALLA LOTTA

Per quasi due settimane le lavoratrici Igea hanno occupato la galleria Villamarina a Monteponi, nel Sulcis: un’azione di rivendicazione dei propri diritti senza precedenti. Le trentasette donne che hanno condotto con tenacia questa lotta hanno lasciato solo due giorni fa la cava della miniera occupata e solo a seguito di una seria assunzione di responsabilità da parte della Regione Sardegna, azionista unico dell’azienda, a far fronte alla grave crisi che affligge la società da oltre un anno e ad onorare i propri impegni, finora sempre disattesi, con azioni concrete. Hanno messo fine all’occupazione, un gesto simbolico ma di grande impatto e fatto di sacrifici, ma lo hanno fatto senza clamore, di sera e a piccoli gruppi, dopo aver trascorso undici notti nelle gallerie lontane dai propri affetti con l’unico obiettivo di dare una svolta positiva alla vertenza. E così l’indomani hanno partecipato all’assemblea con altri undici lavoratori che contestualmente avevano occupato l’ area di Campo Pisano accolte dagli applausi dei colleghi. La Regione Sardegna si è impegnata al pagamento delle sette mensilità arretrate e ha fornito garanzie sulle coperture economiche per le bonifiche da affidare a Igea. Vi segnaliamo la pagina facebbok “Noi non abbiamo paura” attraverso cui le donne hanno narrato la propria esperienza: noi continueremo a seguire la vicenda…

https://www.facebook.com/pages/Noi-non-abbiamo-paura/1579621128927873?ref=ts&fref=ts

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Donne al volante: inizia il corso!

Oggi a Via dei Cerchi, presso l’Assessorato al Lavoro, Casa ed Emergenza Abitativa, si è aperto il corso di preparazione all’esame della patente Donne al Volante, vero e proprio spin-off di Parla con Lei.

Le ragazze e le donne partecipanti, dopo aver sostenuto l’esame preparatorio, sono al lavoro per imparare a districarsi tra divieti, segnali, trappole logiche e linguistiche. La tensione è tanta ma anche la voglia di studiare!

Siamo felici che questo corso sia diventato realtà, e siamo fiduciose (e fiduciosi) che possa rappresentare un buon esempio per promuovere la libertà di movimento e l’autonomia, attraverso l’accesso a uno strumento apparentemente scontato, come la patente, tutt’altro che alla portata di tutte.

Qualche foto del primo giorno, tra emozione, un po’ di sana superstizione e manine levate al cielo!

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Ricomincio da Te: Costruire l’Indipendenza e Demolire la Violenza

Martedì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, avrà luogo l’iniziativa Ricomincio da Te – oltre la violenza: società formazione lavoro, dove verrà presentata la rete regionale dei centri anti-violenza e le proposte della Regione Lazio in materia di sostegno alle donne vittime di abusi.

L’appuntamento è per le 10.30 in piazza Mignanelli 23, saranno presenti tra gli altri Nicola Zingaretti, Marta Bonafoni, Eugenio Patanè, Rita Visini. Verranno illustrate le politiche che la Regione sta attuando per combattere la violenza di genere e per favorire il re-inserimento delle donne nella società e nell’ambito lavorativo, attraverso occasioni formative e agevolazioni imprenditoriali. Costruire l’indipendenza economica e psicologica per permettere una piena autonomia, distante da abusi di qualunque genere e ordine.

Durante la giornata verrà inoltre presentata una buona pratica “Parrucchiere Solidale: quando la bellezza migliora la vita” che si sta avviando grazie all’impegno di Istituzione SolideaL’Orèal e l’Accademia I Sargassi.

Martedì 25 novembre – ore 10.30
 C/o Accademia L’Oreal
Piazza Mignanelli 23 – Roma
Ricomincio da te

Donne al volante: superare i divieti

Nei giorni in cui fervono i preparativi per la partenza del corso, organizzato dallo sportello Parla Con Lei, che prepara agli esami per la patente una ventina di donne rom e non solo, in un’altra parte del mondo: l’Arabia Saudita, viene ribadito il divieto per le donne di poter guidare un’automobile.
L’anno scorso, proprio in autunno, è nata la Campagna 26 Ottobre per rivendicare il diritto delle donne saudite alla guida e per mobilitare a livello internazionale l’attenzione sulle restrizioni in campo femminile attuatte nel paese.
Le attiviste del movimento hanno invitato le donne saudite, in possesso di patente internazionale, a filmarsi alla guida di una macchina. A questa e altre azioni di protesta sono seguite minacce e arresti.
A distanza di un anno, la campagna non si è fermata, anzi è cresciuta, la sfida al femminile continua infatti con l’hastag #Iwilldrivemyself. Nei giorni scorsi sono stati raggiunte più di 3000 firme per la petizione online e le femministe arabe hanno rivendicato il proprio diritto postando sui social network le proprie immagini al volante di una macchina.
Nonostante nei giorni scorsi i media internazionali attestassero una possibile apertura da parte delle autorità, nel concedere alle donne sopra i trenta anni il diritto alla guida, ancora una volta, il 9 novembre 2014 il governo saudita ha ribadito il suo secco no.
Donne al volante, donne autonome che guidano se stesse in ogni parte del mondo.

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Donne al volante! – 15 donne Rom verso l’esame della patente

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Nuova avventura per lo sportello “Parla con lei” e per quindici giovani donne: l’obiettivo è prendere la patente, oggi abbiamo dato l’avvio al corso di preparazione all’esame teorico!

 

Parla con lei organizza un corso per il conseguimento della patente di guida rivolto a 15 donne rom provenienti dai Villaggi attrezzati della Capitale.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di sostenere percorsi di autonomia, offrendo alle partecipanti l’opportunità di acquisire uno strumento fondamentale per la crescita personale e l’autodeterminazione. L’idea è nata su sollecitazione di alcune donne residenti nel Villaggio di via Candoni le quali, per motivazioni differenti, hanno manifestato l’esigenza di imparare a guidare l’auto. Si tratta di una necessità comprensibile dato l’isolamento a cui sono costretti i residenti dei “campi rom”, che in molti casi per raggiungere i quartieri abitati e dotati di servizi devono percorrere anche decine di chilometri. Il numero di donne rom provviste di patente è ancora molto basso e decisamente inferiore rispetto agli uomini.
Arci Solidarietà, tramite il suo sportello rivolto alle donne, ha accolto questa richiesta, attivando un percorso che prevede il rafforzamento della lingua italiana e l’avvicinamento all’uso del computer in funzione del superamento dell’esame teorico della patente di guida.

 

Si sono appena conclusi i test propedeutici all’attivazione del corso per il conseguimento della patente di guida. Hanno partecipato quindici donne provenienti dai villaggi di Candoni e Castel Romano. La valutazione è finalizzata a strutturare un percorso il più possibile rispondente al livello di conoscenza dell’italiano delle partecipanti. Siamo tutte molto soddisfatte di questa giornata e felici che la nostra idea si stia concretizzando, voi restate in contatto perché vi racconteremo questo piccolo grande viaggio verso l’autonomia!

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